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L'intervento di Carmine Salamone, Consigliere Nazionale AiFOS, presentato il 30 ottobre alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro
Chiedere più formazione ed ampliare la cultura della sicurezza è giusto ed è un obiettivo che certamente tutti gli operatori della salute e sicurezza sul lavoro devono porsi.
Quello di cui, tuttavia, non si parla è la buona formazione: aumentare il quantitativo delle ore di formazione senza intervenire sulla qualità della formazione stessa è certamente un’occasione mancata.
Non è sufficiente parlare di formazione a livello generale, ma si dovrebbe parlare, molto di più, dei docenti e dei formatori: ovvero di coloro che partecipano come progettisti ed erogatori della formazione.
La legge 215 del 2021 ha modificato l’art. 37 del D. Lgs. 81/2008 imponendo la necessità di procedere all’accorpamento, alla rivisitazione ed alla modifica di tutti gli Accordi Stato-Regioni che disciplinano la formazione alla sicurezza entro la data del 30 giugno 2022.
Sono passati 2 anni e 3 mesi e siamo alla “Bozza definitiva” dello scorso giugno. Al momento l’approvazione ancora non c’è e siamo certi che il documento possa essere migliorato.
Andamento Infortunistico (denunce)
Il Bilancio del fenomeno infortunistico in Agricoltura nel quinquennio 2018-2022 riportato da INAIL è di 33.705 denunce nel 2018, di 27.239 nel 2021, di 26.459 denunce nel 2022.
Andamento infortunistico (Dati INAIL – n.3 Marzo 2024)
Sempre sulla banca dati leggiamo ancora:
Le denunce viste rispetto al luogo di nascita non hanno subito un cambiamento sostanziale nel corso del tempo mostrando la seguente ripartizione media: quelle dei lavoratori con cittadinanza italiana si confermano con l’81,8% dei casi, seguiti dai lavoratori dell’UE con esclusione dell’Italia con il 4,4% e infine gli Extra UE con il 13,8%. La decrescita fisiologica delle denunce per questa variabile anagrafica è confermata solamente per i lavoratori dell’area UE esclusa l’Italia (- 30,4%) e per l’Italia sola (-24,4%), mentre per i lavoratori Extra UE si è assistito a un incremento delle denunce del 2,3% nel quinquennio 2018-2022, confermato anche tra i singoli anni ad eccezione del 2020, e pertanto in controtendenza.
Denunce per genere: prevalenza maschi
Per il solo anno 2022, l’età media all’infortunio è 48 anni per i maschi e 50 per le femmine
Cause infortuni
Le denunce di infortunio in occasione di lavoro per i casi accertati positivi ci consentono di osservare quali siano le principali cause e circostanze di accadimento, proprie di questa gestione assicurativa, Negli ultimi anni le tre principali cause sono rimaste invariate:
Si osserva altresì l’aumento pari al 9,2%, nell’ultimo biennio 2021-2022, dei casi per “Sorpresa, spavento o aggressione” che, seppur di peso non rilevante (3,9% dei casi nel 2022), costituisce decisamente un punto d’attenzione oggetto di approfondimento.
Infortuni mortali
Purtroppo, i 137 morti sul lavoro del 2022 nascondono un rapporto rispetto alle 26.459 infortuni denunciati di infortunio dello 0,52%, ben più elevato di quello osservato per l’Industria e servizi o per il Conto Stato (rispettivamente 0,18% e 0,04%) a dimostrazione della pericolosità degli eventi infortunistici che accadono nei campi:
Filiera delle attività:
Mediamente nel quinquennio 2018-2022 i decessi in Agricoltura sono stati circa 150 l’anno, con una punta massima nel 2019 (a incidere anche due incidenti plurimi nei quali hanno perso la vita 6 lavoratori) e un minimo proprio nell’ultimo anno del periodo considerato.
Nel 2022 l’85% degli eventi mortali è avvenuto in occasione di lavoro e di questi circa i 3/4 senza l’utilizzo di un mezzo di trasporto.
Nel periodo 2018-2022 poco più della metà dei morti è lavoratore dipendente (53%), di cui 8 su 10 con un contratto a tempo determinato; il 40% circa è autonomo, la stragrande maggioranza è un coltivatore diretto e/o familiare
Osservando i casi mortali definiti positivi in occasione di lavoro (63 nel 2022) emerge che in agricoltura una quota importante è dovuta alla perdita di controllo totale o parziale del mezzo utilizzato (di trasporto o attrezzo in movimento) che rappresenta la prima causa di morte con oltre la metà dei decessi professionali per i quali è nota l’informazione, segue a distanza lo scivolamento/inciampamento (14%). La morte sopravviene per lo più per schiacciamento (nella metà degli eventi) o per urto (3 casi su 10).
Le statistiche ci informano che la maggior parte degli infortuni mortali 52 morti ribaltamento trattori nel corso del 2024 sono dovuti alle macchine ormai obsolete, non a norma: Oltre 1.000.000 di trattori e macchine agricole con più di 40 anni, 600.000 trattori da revisione entro il 31.12.2024.
Analizzando le dinamiche degli infortuni mortali ci rendiamo conto che le Cause principali sono:
Mezzi senza cintura, mezzi senza Roll-bar (arco di protezione) o ROPS (sistema di protezione in caso di robaltamento), se presenti non vengomo correttamente utilizzati.
A nostro avviso in attesa di sostituire tutti i mezzi, cosa impossibile a realizzarsi nel breve e nemmeno nel medio periodo, revisione impossible da attuare in 2 mesi mettendo in atto Centri adeguati tecnicamente, si può procedere con perizia asseverata sui mezzi: presenza sedile con cintura, presenza Roll-bar (arco protezione) o ROPS (sistema di protezione), albero cardanico idoneo etc.
Necessità di una buona formazione riguardante il datore di lavoro/imprenditore agricolo sui comportamenti da tenere durante lo svolgimento delle attività. Necessità di svolgere la formazione (RSPP/datore di lavoro, RLS, lavoratori ) direttamente in azienda. La formazione come la immaginiamo noi è impossibile da realizzare con l’attuale assetto normativo, e molti agricoltori rinunciano a formarsi o nella migliore ipotesi seguono una formazione non efficace. Attualmente la formazione dei lavoratori appartenenti a diversi settori della filiera agricola è impossibile da realizzarsi in aula. Sono indispensabili direttamente affiancamenti in azienda.
Il docente/formatore deve aver svolto anche lui necessariamente affiancamento (3 mesi almeno) con altro docente/formatore senior (10 anni formatore settore agricolo e attrezzature agricole).
Formatore Spazi confinati in agricoltura qualificato per lo specifico settore: saper identificare gli spazi confinati: Silos, vasche, cisterne, etc
Rivedere l’art 66 DLgs 81/08 sulla definizione di spazio confinato o sospetto inquinamento. Attuare campagna di sensibilizzazione sulla necessità di formarsi e soprattutto avere a disposizione interlocutori validi (docenti/formatori/consulenti) per conquistarci la fiducia sulla utilità della Formazione.
AiFOS - Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro
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