Massimo Servadio
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Maestri di mestiere o comunità di pratica
Maestri: persone che insegnino il mestiere, che siano responsabilizzate
nel loro compito istituzionale di creare fiducia e trasmettere competenze
tecniche e comportamentali.
Questi maestri devono, però, essere valorizzati: le aziende hanno un
grande patrimonio che risiede nelle persone e nelle loro consolidate
competenze, ma non si è maestri fino a quando non si è riconosciuti come
tali.
Dopo opportuna formazione, i maestri di mestiere sono in grado di:
-
partecipare a colloqui di selezione;
-
testimonianze in corsi di formazione,;
-
accoglienza, l’inserimento e la formazione dei neoassunti;
-
attività di accoglienza per colleghi trasferiti da altri settori;
-
vere e proprie visite guidate per esterni;
-
attività di realizzazione di filmati formativi e ancora in
testimonianze tecniche per studenti di scuole superiori.
Trasmissione delle tacit skills
La trasmissione delle competenze tacite all’interno dei contesti
organizzativi ha luogo secondo tre fondamentali modelli ideal tipici:
A)
One to one
, tipicamente adottato in percorsi più o meno formalizzati
di empowerment e sviluppo delle competenze di lavoratori più giovani o
meno esperti, all’interno di processi orientati al ricambio generazionale e
realizzati attraverso pratiche di diverso tipo (coaching, mentoring);
B) Il secondo modello è quello
proceduralizzato
e, quindi,
formalizzato in termini di scopi, metodi, contenuti, tempi risultati attesi;
rivolto in particolare ai neo assunti nell’ambito dei percorsi di
addestramento e formazione in ingresso, anche realizzati attraverso forme
di training on the job;
c)
Istituzionalizzato
, in esperienze formali ed informali di tipo
collettivo finalizzate allo scambio e alla condivisione dei saperi, attuate a
livello di piccoli gruppi specializzati, «campi di brainstorming» e che
trovano espressione in esperienze come quelle dei circoli di qualità.
Progetti di smart working
In generale lo smart working presuppone che si trascorra la settimana
in parte a casa, in parte in ufficio. In questo modo si evita l’«effetto
isolamento» e si mantiene il contatto diretto con capo e colleghi.